sabato 30 maggio 2015

Take me to the hospital (ovvero: questa non è una canzone dei Prodigy)

Oggi sono andata all’ospedale per una visita di controllo: uno di quei bei posticini dove sai l’ora in cui entri ma prevedere l'orario di uscita è come stabilire la temperatura esatta di Plutone. 
Purtroppo ho fatto un periodo in cui li ho dovuti frequentare un po’ troppo, anche se non era per me, e così per far passare il tempo oltre a leggere ho scoperto che potevo fare qualcos’altro. Così mi trasformo in attenta Osservatrice di Umanità Varie.
Tu ti siedi (se riesci a trovar posto) e con nochalance fissi la parete giallo ittero oppure l’idrante davanti a te, e senza farti notare osservi chi va e chi viene.Ho scoperto che è molto istruttivo, si vedon cose che noi umani…. 
Signora di mezza età in total look leopardato rosa, una roba che pure il batterista dei Muse troverebbe eccessivo.Tutto very pink leopard eccetto i capelli e le scarpe, che erano un paio di ciabatte da doccia di un blu accecante.
Ecco, questa viene dal reparto psichiatria oppure ha solo un gran cattivo gusto. 
Ragazzo cinese con suoneria amplificata, che si mette accanto al cartello “si prega di spegnere il cellulare” e urla dentro il microfono con l’aria di uno che sta negoziando la questione mediorientale. 
Infermiera che arriva con portatorta, trionfante e con sorrisone. La stessa che torna con portatorta vuoto e digrignando parolacce fra i denti indirizzate ai colleghi che "non capiscono nulla".
Coppia di distintissime signore di mezza età che vanno in scioltezza verso i reparti, parlando a mezza voce e ridacchiando.Argomento: le emorroidi dei loro mariti. Poco dopo le vedo che ritornano, con la messa in piega un po’ sgarrupata strillando che è indecente che in quest’ospedale “io devo aspettare”.E lì capisco il perchè delle emorroidi coniugali. 
Coppia che passa scambiandosi dolci effusioni…la signora accanto a me borbotta indignata.Io invece sorrido.Meglio vedere una coppia limonare che non litigare.Ah, età media dei due: sulla cinquantina.
Signora incredibilmente somigliante a Maurizio Battista che in bergamasco stretto rende noto al suo interlocutore telefonico (e dato il volume della voce anche a tutto il poliambulatorio) che le han prescritto un esame, ma non capisce se deve prenotare una colonscopia o una colposcopia, perché per lei tanto “fa lo stesso”.
Due ragazzi molto giovani stile emo teneramente per mano: lei con gelato, giubbotto sul braccio e una collezione di piercing da paura. Lui pure corredato di anellini vari e vestito di tendenza. Ridacchia e le fa il solletico. Dopo un po’ lei si gira e noto un pancione pazzesco. Sarà si e no all’ottavo mese…e sta lì tutta orgogliosa con la panza cabriolet dicendo che sente che “lui” vuole un altro ghiacciolo.Chissà se avrà una carrozzina borchiata e al posto di Winnie the Pooh gli metteranno un pupazzetto di Will.I.Am. 
Arriva il mio turno, faccio il prelievo, esco e vado via. 
Uno scrittore di cui non ricordo nome & cognome diceva che ogni giorno dobbiamo imparare qualcosa:
io oggi ho imparato che il leopardo rosa è truzzissimo, che non è sempre vero che i figli si fanno tardi, che il “Lei non sa chi sono IO” purtroppo non è un luogo comune e che esistono le infermiere che si fanno tatuare Gatto Silvestro sull’avambraccio. E pare poco?



Perchè Scrivilo Sui Muri

Allora…da dove comincio?
Questo blog nasce da un innato desiderio di comunicare e condividere, generato dalla mia ossessione per la lettura e la scrittura. Da quando ho preso una penna in mano ho scoperto l’ebbrezza del raccontare e non mi sono più fermata.Ho riempito prima quaderni e moleskine, poi documenti word e simili. Conterrà riflessioni s(c)emiserie, pensieri sparsi. Uno sfogatoio insomma. Non ho argomenti preferiti, nè velleità giornalistiche. Scrivo per diletto, camminando su una corda di precarietà e speranze facendo l’acrobata del lavoro per pagare le bollette, ma lavorando davvero con carta ed inchiostro. Perchè su una cosa non ho mai mollato, ed è quello che può riassumermi: il piacere di scrivere e di raccontare il mondo a modo mio.
Piacere di conoscervi. Mi chiamo Cris B., funambola del lavoro e scribacchiatrice di pensieri vari.