"Long
road to ruin" cantavano i Foo Fighters…Nei miei funambolici lavori di precariato
totaleglobbbale mi è toccato (e mi toccherà ancora) fare la pendolare, come purtroppo è diventato uso e costume in questi ultimi anni.
Infatti non si capisce perché se abiti a Mantova le agenzie del lavoro ti offrono delle stupende opportunità lavorative
a Comacchio oppure a Torino. Una volta mi arrivò un’offerta per Castiglione
Cosentino (mai sentita fino ad allora).
Allora per disperazione facevo così:
quando il chilometraggio non era superiore ai 50 Km. accettavo. E’ stato così
per tanto tempo, a parte una parentesi di qualche anno quando il lavoro,
quello che davvero mi piaceva, lo avevo a 10 minuti da casa. Per un pochino ho provato
quell’ebbrezza, e mi considero fortunata perché in tanti non l’hanno mai
sperimentato.
Anzi, nel mio pendolarismo mi ritengo stra-fortunata, perchè non ho mai usato il treno per lavoro (aiutatemi a dire Trenitalia due palle, che una basta e avanza).
Ho
potuto comunque saggiare ben bene i problemi dei lavoratori itineranti tanto da stilare
la top-ten delle bercerie che ti possono capitare in locomozione verso il
lavoro.
Ora immaginate la voce di che sò, Pizza di Tutto Esaurito che vi legge questo:
“Numero dieci, amicciiiiiiii: il navigatore che vi fa perdere!"
Ora immaginate la voce di che sò, Pizza di Tutto Esaurito che vi legge questo:
“Numero dieci, amicciiiiiiii: il navigatore che vi fa perdere!"
Il nostro , ossia la diavoleria dataci in dotazione come regalo
da mio cognato è un utilissimo Tom Tom, che (giuro) ha la voce di Marco
Ranzani. L’ha messa su TurboBitMauro, amico di Marito. Per farvi capire il tipo sul
suo TomTom ha la signorina seccsssi che parla in dialetto bresciano…ho detto
tutto.Peccato che non si capisca per quale problema tecnico o congiunzione
astrale il percorso visualizzato a monitor non va in sincrono con la voce
registrata, causando non pochi inconvenienti tipo imboccare una
strada dove c’è inequivocabilmente un muretto oppure, come cronaca racconta, insistere a berciare che eravamo arrivati a destinazione (nella fattispecie la sede di
lavoro che avevo impostato) indicando come traguardo il centro di un campo di mais. Oppure
costringermi in pieno paese a fermare un attonito vecchietto per chiedergli la
via tal dei tali dove avevo un colloquio, perché il navigatore solitario mi
aveva fatto girare attorno alla rotonda tre volte.
"Numerooooo noveeeeeeee…La pattuglietta di Caramba-barra-Vigili-barra-Polizia."
"Numerooooo noveeeeeeee…La pattuglietta di Caramba-barra-Vigili-barra-Polizia."
Tu donna, che in sella alla tua fiestina di
terza mano, con la caccoletta nell’angolo dell’occhio, il capello alla Medusa nella tua tutona Adidas (che trasuda sensualità come Rosy Bindi) mentre ti rechi al lavoro ciò che ti aspetti di trovare sono panorami mozzafiato e strade
sgombre…NO.Ma proprio no. Ecco che l’amico poliziotto ti aspetta, ti invita con
la sua paletta (citazione degli Elii) ad accostare bordo strada. E non sia mai che trovi due gentili
servitori della legge alla Lorenzo Ciompi, per dire…eh. Macchè, ci sarà una
stupenda pattuglia con set completo di mitraglietta, giubbottone antitutto e
sguardo trucido nervoso. Inizio a sudare e a ripetere il mantra “allora la
patente celllò, il bollo boh, il libretto…andrà bene quello di Star Wars di
Figlio? Ma se vedono quante cartine ci sono del Kinder Bueno di Sophia mica mi arrestano per
spaccio?” Così sfodero la mia miglior performance di Mammainritardocosmico
riuscendo nel mio intento. Arrivare in ritardo al lavoro, appunto.
"Numerooooo oooottttooooooo: il trattore apripista ".
"Numerooooo oooottttooooooo: il trattore apripista ".
Ora, peggio per me che accetto certi incarichi, laggiù dove ci son più campi
coltivati che anime vive. Perché è sicuro che ogni tre per due avrò davanti il
trattore con rimorchio.Questo automezzo è dotato di due cose fondamentali:
ùmarell alla guida in modalità zen (tradotto 30 Km. all'ora) e un mezzo capace
di occupare una carreggiata e mezzo. Per cui se ne hai uno davanti, inizia a
pregare, perchè non hai speranza di sorpassarlo a meno che non vuoi provare
l’ebbrezza di un frontale live.E se poi hai dietro di te l’omuncolo impaziente
di macchinone dotato, è fatta: con la sinfonia di strombazzi e frastimi ci puoi
comporre la sedicesima di Ludovico Van. Oppure fai come me: accosti alla prima
piazzola e dormi.
(To be continued...)