sabato 12 settembre 2015

Tiriamo a Campari (alias Saturday Nightlife)

E si va a fare l’aperitivo. Mi tocca.In realtà io lo faccio spessissimo, però non so se valga quello che si fa a casa propria sulla terrazza in canottiera. 
Così, complice un’amica che non vedevo da tanto (ciao Ele!), mi propongono un aperitivo sulla spiaggia ed io che pure son mondana come una suora orsolina mi son fatta convincere,quindi via che si và. 
Come lochèscion il lungolago: spiaggetta trendy, chioschetto senza tante pretese e possibilmente con musica bassa (l’ultima volta ci era toccato un karaoke-bar con hit di Pavarotti). 
La (dura) realtà: chioschetto che funge da disco pub, dj scazzato con musica filodiffusione dell'Esselunga, morti di figa ovunque con altrettante gatte morte in vetrina, discretamente pieno di fauna ventenne o giù di lì. 
Entriamo e cerchiamo un tavolino libero: nel marasma di gente l’unico libero è accanto ad una tavolata di ventenni o giù di lì. La balda gioventù è tutta in maglietta rossa eccetto uno, in occhiali da sole e costume da pollo con tanto di cresta e collant ad effetto Roberto Bolle. Meno male che non ho ancora bevuto nulla…
E' palese che sono tutti decisamente alticci, tranne quello vestito da pollastro: lui infatti è decisamente ubriaco. 
Nel frattempo recuperiamo un po’ di stuzzichini, uno spritz e cerchiamo disperatamente di far finta di nulla, ma è ovvio che siamo fuori luogo come le suore ad un raduno degli Hell's Angel.
Ad un certo punto arriva un gruppo di giovani fanciulle e si ferma accanto a noi col velino delle bomboniere in testa: chi infilato nel cerchietto, chi a mò di fiore dietro l’orecchio.Poi arriva lei, la festeggiata: incintissima con la bomboniera sulla testa a mò di cappellino.
Una sua giovanissima amica nel frattempo passava per i tavoli con un cestino, vendendo in cambio di un’offerta libera dei sacchettini di tulle. “Dev’essere un addio al nubilato” mi spiega Ele “Sai, si fanno dei dolcetti e poi si vendono tutti infiocchettati ai presenti”.  “Hemm.. questi mi sa che son preservativi…”Eh, sì.Pare anche a me..." Come al solito non so star zitta e mi scappa un “Eh, perchè mi sa tanto che alla futura sposa non son mica serviti tanto…”. Nel frattempo mi passano accanto, in mezzo a gente per lo più in pareo e costume da bagno, due specie di Barbie in abito lungo, ma soprattutto molto paiettate. Che è la tenuta ideale per andare in spiaggia, com’è noto. Vabbè… 
Promessa sposa e le ancelle tullemunite nel frattempo si accomodano lontano da noi, ma non così svelte. Infatti un ventenne secco e sborniato ma soprattutto malfermo si para davanti alla sposina, la prende tirandola su in braccio con tutta la pancia cabriolet e con la grazia di un grizzly. Eravamo atterriti: roba che se si ribaltavano all’indietro come due asine mi toccava pure correre a soccorrerla. Lei, perché lui al massimo avrebbe avuto il colpo di grazia come i cavalli zoppi, ma perché son buona e non mi va di veder gli animali soffrire. 'Sto deficente mononeuronico.
Appurato che cotanta mondanità poco ci appartiene, decidiamo di trasferirci altrove e usciamo da questa specie di simil gag dei Monthy Phyton. Ma lo sbronzo, dopo aver mollato la sposina che prontamente se l’è data a gambe, ci si para davanti e biascica “Sciao…dovete pagare il biglietto per uscire…” Sguardo mio di pietà “No, Ciccio.Vai andando, che sei ‘mbriaco e non sai manco dove stai” con tanto di manina a far segno andersen. Mi guarda con lo sguardo da Bambi…Nooo, dai che tristezza, vabbè che il dottore ti avrà detto che d'estate è meglio bere tanto ma non credo si riferisse all'alcool. Ma mi fai pure il provolone con me che potrei essere tua mamma…Vabbè dai, facciamo tua sorella. 
Comunque, o sono io che con le mie abitudini non son più abituata a certi spettacolini di cabaret fuori programma o sto invecchiando. Anche perchè col conto che ci hanno presentato ci si poteva prendere un ottima pizza con birra di qualità. Ma del resto,se vuoi il baretto fighenzia devi pagare. Ecco, ma vaffancuore.
La prossima volta vado dritta senza remore dal birraio artigianale all’aperto.Lì al massimo trovo qualche tedesco che sbaglia strada. Oppure all'Osteria del Prete, che i frequentatori avranno pure l'età di Matusalemme ma fanno dell'alcool un uso più sapiente. E l'aperitivo continuo a farmelo a casa.