mercoledì 27 gennaio 2016

La verità è là fuori (e forse era il caso di lasciarla lì)

"THE TRUTH IS OUT THERE" 
Recitava così lo slogan di X-Files, serie tv cult degli anni '90.
Si vociferava da tempo di riprendere le redini di questa serie, infondergli nuova linfa e riproporla al pubblico abbracciando così nuove generazioni e vecchi fans. Io sono fra quegli inossidabili estimatori, già dal suo inizio timidissimo su Canale 5 in seconda serata: un sabato galeotto ci fece conoscere, e da lì fu amore a prima vista. Le ultime due stagioni le seguii poco, complice il fatto che si vedeva una serie ormai agli sgoccioli per mancanza di argomenti e, che per fortuna chiuse prima di rasentare il ridicolo. O almeno,accadeva fino a poco tempo fa.
Equazione semplice: prendete una moda rispondente al nome di "reboot" (ossia una nuova versione di un film o di una serie, con addirittura dei nuovi protagonisti) unitevi a poca voglia di creare cose nuove e il risultato saranno sempre produttori che si mettono a fare i novelli Frankenstein.
E Chris Carter ha pensato bene di seguire l'onda e riesumare riproporre quindi la mitica serie.
Anzitutto il Signor C. da furbacchione qual è ha giustamente strizzato l'occhio a tutte le serie di successo nate post X-Files: non credo infatti di essere la sola ad aver colto, già dai primi due episodi, delle citazioni (traduzione: telefonate) a Supernatural, Heroes e compagnia bella (anzi, la butto lì: Signor Carter, non è che poi mi salta fuori che  Sylar si scopre essere figlio illegittimo de l'Uomo che Fuma, eh?).
"Daje, che se veniamo bene ci fanno fare le comparse nel nuovo Heroes"

L'inizio parte col botto: reunion di due vecchi amici/amanti/colleghi.
Due paroline sui protagonisti: Cip e Ciop  Mulder e Scully sono invecchiati, proprio come noi vecchi fans. E non benissimo,da quello che vedo.
Scully ha messo mano al suo look: via il tailleur da armadio in noce massello e alè col tacco 12 e l'acconciatura da Iriza Legan.
Ma non basta un lifting all'immagine per risollevare lo standard, sia che si parli della protagonista Gillian Anderson che della narrazione. Il povero Mulder invece doveva avere un look casual ma il risultato è più simile ad un barbone in hangover. E le cravatte purtroppo, sono rimaste le stesse. 

(*Spoiler!*)15 secondi di deja-vù e poi via col misterone alienAHNO perchè l'alieno cattivo non va più di moda. 

Quindi l'agente Mulder avrà il compito di riassumere il passato quando i due si ritroveranno chiamati dal loro vecchio capo Skinner, la cui accoppiata barba+pelata lo fa sembrare il nonno di Walter White.

"Hello, it' me..."

Dicevamo, la riunione fra ex è per conoscere una “web star”.Dai no,un altro che fa tutorial su come si cucina la parmigiana senza olio nè melanzane? E invece no, perchè il Favij a stelle e strisce si occupa di casi paranormali, tipo lo stipendio accreditato in tempo o una TAC  in tempi non biblici ma nel tempo libero pure di alieni, che anche se son Grigi fanno sempre tanto colore.
La fantasmagorica web-star un pò paragnosta risponde al nome di  Ted O’Malley, chiarissima clonazione generata da una caccola di David Letterman. 

"Come sarebbe che non ho il look giusto
per fare la prossima incarnazione del Dottore?
Ma hai visto che fossette assassine?"

Convinto di avere tra le mani “roba che scotta” (e mettiteli dù guantini da forno,no?) in compagnia di Sancio e Panza dei mitici agenti Mulder e Scully si farà dunque la conoscenza di Sveta, una ragazza russa che afferma di essere stata rapita dagli alieni. Qui è sicuro che sul copione doveva esserci scritto "Nuove e sconvolgenti informazioni sui grandi complotti che durano da 9 stagioni (*)", dove (*) sta per "Frizzi, lazzi e dite un pò quel cazzo che vi pare che ci son quattro minuti buoni da riempire". O’Malley  allora parte con un pippone cosmico: gli alieni sono alieni, ma in realtà loro non sono i cattivi VERI: essi si sono sacrificati per noi venendo sulla terra e son risorti dopo tre giorni...no scusate quella è un'altra storia ma me la ricorda molto. 
Dicevamo, la colpa dei mali del mondo è dell'orribile elite di governanti che ci aumentano l'iva e che ci vogliono clonare grazie all'ufo schiantato su Roswell, che è stato un'incidente finito male per una mancata precedenza insterstellare e 'sti generali americani stronzi non han voluto fare il CID, ma quello che è cascato non è un vaso di petunie?, passando attraverso un discorso scopiazzato paro-paro da "Essi Vivono" di John Carpenter  (qui un assaggio) e...

 *ATTENZIONE!!
 ANNUNCIAZIONE!! 
SPOILERONE!!*

Non c'è più la mezza stagione, con l'euro costa tutto il doppio, se magni troppo ingrassi e con troppi grassi poi ti parte la valvola mitrale, Bush Jr. malimortè (questo può essere messo in qualunque punto del discorso) e vai con un delirio da 4° elementare per arrivare alla Verità delle Verità: gli sceneggiatori e l'autore non hanno più idee.

"Vedi lì?"
"Dove? Non vedo nulla"
"Appunto"

 Vi risparmio il testimone-gigolò che trascina Mulder nello sgabuzzino, Padre che punisce figlio o presunto tale facendogli vedere "2001 Odissea nello Spazio", l'Uomo che Fuma testimonial eterno del cerotto Nicotinette, il raggio disintegratore sulla povera Sveta che "Goldrake me lo puppa forte", e finiamola qui perchè mi sembra di sparare sulla Croce Rossa.
"Dai che giochiamo a chi la spara più grossa..."


Ah sì, il colpo di scena: il ragazzino figlio dei due, prontamente ribattezzato da me Muldally .Che a far due conti adesso avrebbe 15 anni, ma non si capisce perchè nei vari deja-vù rubati al 'Se Fosse...' della Carrà ci fanno vedere un nano 9enne. Mah.

 "Sorridi, che se tutto va bene con te ci sfanghiamo 
altri sei episodi e ci garantiamo la pensione"
A questo punto il fatto che il prossimo episodio si intitoli "la Lucertola Mannara" non m'inquieta manco un poco. 
Attendo come guest star the Toxic Avenger.
Sorrisi e canzoni a tutti,cià.