lunedì 8 giugno 2015

Bimbi everywhere (tutti al Centro Commerciale)

Oggi, complice la giornata uggiosa e la spesa da fare ci è toccato andare al centro commerciale.E lì non puoi scampare, perchè il parco è impraticabile causa manifestazione (che Beirut ’80 confronto a stamani pare Gardaland) e perchè in giardino c'è ancora da sistemare.E tu, donna sai cosa ti aspetta al centro commerciale: l'ambitissimo spazio gioco bimbesco.
Quando succede mi devo preparare fisicamente, perché so già che Figlio DEVE andare lì, un angusto posticino al centro dell’edificio molto bramato dai bambini, sennò sei una mamma perfida e te lo rinfaccerà in secula seculorum. E poi sinceramente non mi garba tanto, in primis perché ogni volta che ci porto i bambini torniamo a casa con qualcosa: l’ultima volta erano i pidocchi, ma ci andò anche peggio la volta della gastroenterite. E poi perchè mi tocca fare il vigilante quando ho tutti e tre i nani ensemble. Mille volte meglio il giardino o il parco.Ma tant'è, oggi tocca e quindi la affronto con lo stesso spirito entusiasta che riservo alla mammografia.
Così mentre loro salgono e scendono da una scaletta con annesso scivolo a forma di albero, io sto lì a ballonzolare tipo Mister Bean e mi guardo intorno.I bimbi saranno più o meno una quindicina, dai due agli otto anni circa. Li guardo con tenerezza e sconcerto. Perchè questi, care sìore, sono il nostro futuro, e visti certi genitori non appare roseo.
Per esempio, notavo i nomi: abbiamo Giasmìn, Boris, Maicol, Jonathan, Marikate. Non ho scritto male, è proprioMaricheìt. E poi Ruben e Devis. Mancava solo Zorro. Conto ben Tre Asia, nome che va alla grande evidentemente. Non spopola il buonsenso, dato che la BarbieMamma accanto a me (una di quelle talmente fighetuttedunpezzo che se suda si ossida) blatera & blatera con un suo clone (appena le ho viste credevo di esser io che vedevo doppio) e mormora all'altra “…e sì, ma poi io le ho detto, scusa ma la concorrenza cinese che ci sta dissanguando, ci sta spolpando….Dove la mettiamo, eh!!?"  signora e non te lo dico,che è meglio... Segue urlo feroce Godzilla Style."Aaaaaassssiiaaaaaaaaa, non mordere la sorellinaaaaaaaaaa!!!!” .Ecco, brava.Compragli che so,un panino alla porchetta all’Asia prima che ci spolpi anche gli altri infanti…E poi se anche tu dai un nome così a tua figlia e poi ti lamenti dei cinesi…ma scusa.
Poi c’è Serse, e mai nome fu più profetico: molla mazzate a destra e a manca in modalità random, tanto che ad un certo punto suo padre lo placca tipo wrestling e lo caccia dentro al carrello con poca grazia portandolo via. E almeno la guerra persiana è scongiurata.
C’è anche Mia. Caruccetta con sguardo tarantolato. Sua mamma dopo averla rincorsa tipo dieci minuti è crollata davanti al negozio di sofà …non la invidio. Lei invece ancora carica a palla ha ripreso la maratona attorno allo scivolo….beata lei, mi viene il fiatone solo a guardarla.
Poi c’è il papà di Vieniqqquà. Un tizio largo come i frigo americani dei film, quelli a doppio sportello. Diciamo che dire grosso è riduttivo, sulla panza non avrebbe sfigurato un bel cartello di carico sporgente.
Vieniqqquà perché chiama così tutti e tre i suoi bimbi, tre cicciobelli a scaletta, biondi e boccolosi come i pargoli delle pubblicità di Pitti Bimbo.La bimba, si e nò quattro anni si gira, mi vede e mi sorride. Le faccio ciao con la manina, e lei tenerissima ricambia. Tesorina. Poi si gira dal fratellino e gli assesta un tremendo calcione perché è fermo sulle scale, gridandogli “Cammina ciccione, o ti prendo a calci in culo!!”. Innocenza infantile, eh...parliamone.
E Figlio? Lui è lì che gioca e quando andiamo via mi confessa “Qui c’è tanta gente un po’ strana ma mi sono divertito lo stesso!” (Tanto è temprato,fra scuola e similia).

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta qui