Recentemente una conoscente, complice una cena
a base di rosso robusto, mi parla dell'immenso ammmore che ha per il suo cane.
TUTTA la sera. La classica tipa che solo lei sa cosa significa amare un cane.
Un
delirio: se non compri i crocchini da 40 euro il sacchetto non sei un VERO
amante degli animali. Se non curi il suo pelo con prodotti a base di olio di
qualcheccosa non ami abbastanza il tuo cane. Se non prendi una cuccia foderata
in raso trapuntato vuol dire che non tieni abbastanza al tuo peloso. E via
andare.
Dopo
venti minuti,con tutta la mia buona volontà, lei continuava con 'ste frasi
deliranti e nel mentre pensavo alla prossima dichiarazione dei redditi annuendo
ogni tanto,giusto per dare qualche segno di vita.
Premessa:
amo gli animali, ho anni di volontariato alle spalle passati a curare cani e
gatti feriti, a spalar cacca (che non fa figo raccontarlo, ma è parte del
lavoro del volontario) però (ed è un grande però) rispetto profondamente la natura
che comunque ci ha fatto diversi e sono consapevole che umanizzare all'eccesso
cani e gatti è deleterio quanto trattarli come oggetti.
Hanno
sentimenti, provano felicità e affetto sincero. Ma sbacciucchiarseli in bocca e pretendere
altrettanto, gnafò.
Poi mi
parla di come avverta le cose telepaticamente col suo cane. Uhm, non credo
però che condividiate la stessa passione per il Ciappi, mi viene da pensare. Ma
non lo dico.
Candida come Biancaneve sotto acidi sentenzia: è che riesco a capire cosa mi vuole dire. Pure io con le mie gatte, che c’è di strano? Se vedo Lù davanti al frigo con gli occhi da Bambi so già che non mi chiede di portarla a teatro. "Sì, ma con lei è diverso".Se lo dici tu, buona camicia a tutti. Così mi cita un libro dal titolo “Parlare con gli animali”. Ma è il sottotitolo che fa la differenza: “e ricevere risposte.” Francamente mi turba pure un poco. Ricevere risposte? Uh mammacara, ma se chiedo qualcosa al setter inglese mi risponde con l'accento stucchevole di Queen Elisabeth?Sì, vabbè sò scema e già lo sapevo.
Candida come Biancaneve sotto acidi sentenzia: è che riesco a capire cosa mi vuole dire. Pure io con le mie gatte, che c’è di strano? Se vedo Lù davanti al frigo con gli occhi da Bambi so già che non mi chiede di portarla a teatro. "Sì, ma con lei è diverso".Se lo dici tu, buona camicia a tutti. Così mi cita un libro dal titolo “Parlare con gli animali”. Ma è il sottotitolo che fa la differenza: “e ricevere risposte.” Francamente mi turba pure un poco. Ricevere risposte? Uh mammacara, ma se chiedo qualcosa al setter inglese mi risponde con l'accento stucchevole di Queen Elisabeth?Sì, vabbè sò scema e già lo sapevo.
Io già
comunico con gli animali, pure con quelli bipedi se è per quello. Ci provo,eh
perché non sempre riesce. Credimi che ho più certezze che mi capirà un cane o
le mie gatte piuttosto che stabilire un dialogo fruttuoso con certi animali a
due zampe. Tipo quando saluto le MammeBarbie oppure quando chiedo chiarimenti
all'impiegato scemo della banca. Ma siccome l’argomento mi intriga e son
curiosa come una faina nel pollaio faccio due ricerchine.
Allora,
l’autrice del tomo illuminante si chiama Amelia Kinkade ed è "più nota
come attrice per aver preso parte alla serie TV "Saranno Famosi" e
come protagonista ne “La notte dei demoni” (praticamente la trama delle
riunioni dei genitori a cui sono andata), dove Amelia ha scoperto la sua sorprendente
capacità di entrare nelle menti degli animali."
Ecco,
cara Amelia tu che puoi dimmi allora cosa c’era nella testa di Nina la felina
cosmica quando ha deciso di svegliarci alle tre del mattino strappandosi i
punti coi denti, che se lo chiede pure il veterinario.
Continuo
a leggere: “Amelia ha sempre amato gli animali, ma durante un Workshop in
comunicazione animale (‘sti mazzi!) ha scoperto di avere la straordinaria
capacità di comunicare con essi. E così Amelia ha saputo che gli animali sono
in grado di ridere e sognare di essere felici e di addolorarsi, proprio come i
loro padroni. "
Vabbè,
sai che scoperta.Se c’è chi ha inventato l’acqua calda, tu allora lasciatelo
dire con affetto cara Amelia, hai inventato l’uovo sodo.Che abbiano sentimenti
ed emozioni come noi non è una novità: basta vedere lo sguardo di certi cani
nei canili. E se ho dei dubbi è solo sul fatto che certi umani sappiano provare
cos'è la pietà.Sopratutto quando li lasciano lì "perchè crescono e
abbaiano", come ho sentito rispondere tempo fa.
Conclude
la presentazione: "gli animali sanno anche raggiungere stati
trascendentali più profondi di quelli che vengono raggiunti dalla maggior parte
delle persone." Allora, immagino che per stati trascendentali non si
intenda lo sguardo perso nel vuoto che vedo in certi impiegati comunali o
quello di certi rapper italiani quando devono coniugare un verbo avere. Quindi
anche loro, gli animali, meditano. E pure qui, sai la novità! Ma tu guarda,
porca civetta, e io che credevo che Brontola dormisse in piedi! Era in stato
trascendentale, come ho fatto a non capirlo?! Guardava Giacobbo in tv con la
sua teoria sugli
"Illuminati-che-vengono-da-Marte-ma-sopratutto-chi-ha-fatto-i-cerchi-nel-grano-aveva-un-gran-piano-urbanistico"
e credevo che dormisse!
Ok,
torno seria, ci provo almeno. Ecco, cara signora Kinkade, io le sono grata che faccia
anche campagna contro l’abbandono. Sono felice che sensibilizzi gli umani ad
una condivisione di questo mondo con il resto delle specie. Ma ho qualche
perplessità sulle sue teorie: credo che gli animali siano avanti anni luce
perchè sono semplici, non si fanno tanti pipponi come noi che spesso carichiamo
di sottintesi ogni singola cosa e ci facciamo dei filmoni in testa. Qualcuno
poi non si limita e si fa direttamente le trilogie, tipo il Signore degli
Anelli ma questa è un’altra storia (pardon, un’altra specie umana).
Gli
animali, quelli autentici sono a senso unico: il sì è sì, il no è no. Punto.
Sono creature una spanna sopra di noi in fatto di umanità perché pensano
semplice. Cosa che noi umani abbiamo disimparato a fare.
Complicarci
la vita spesso è il nostro mestiere e ad alcuni riesce davvero alla grande:
nasce tutte le mattine quel o quella bipede che proverà a rendere la nostra
vita un delirio senza un vero perché.
Davvero,
grazie mille Signora Kinkade, lungi da me giudicare la sua opera, ma credo che
all’umanità tutta serva,prima di comunicare con altre specie, capire il
prossimo della propria specie. Perchè è come saper parlare arabo, giapponese,
ostrogoto ed elfico ma poi non parli italiano, ed in Italia ci vivi. E se vai a
comprare il pane come fai? Nessuno ti calcolerà mai, of course. Qui da me
la fornaia di zona dopo due minuti che non capisce cosa vuoi le parte
un’intifada di rosette.
“Parlare
con gli animali è possibile e Amelia Kinkade ti mostrerà come.” Scusami Amelia,
sarei felice di sapere come ma Alma vuole la sua pappa, quella nella confezione
verde e Nina vuole invece che mi sieda e legga voce alta il libro che ho
iniziato ieri per lei, così si rilassa. Mi è parso di capire che sul tuo libro
anche lei ha delle perplessità: non serve la telepatia, coda e occhioni fanno
già il loro dovere. E ci hanno sottomesso da un pezzo.
Sistah! ♥♥♥
RispondiEliminaPace e crocchini per tutti...oppure "dominio totale di Vekky", mi dice "la regia".